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Vervain: dal fanatismo alla saggezza

 
 
?Per coloro che hanno principi e idee ben precise, sono convinti che siano giuste e che molto raramente cambiano. Essi hanno un grande desiderio di convertire tutti quelli che li circondano al loro modo di vedere la vita. Hanno una grande forza di volontà e molto coraggio quando sono convinti delle cose che vorrebbero insegnare. Nella malattia essi continuano a lottare a lungo, laddove numerosi altri avrebbero rinunciato ai loro doveri.?
 
Parleremo oggi di Vervain, la Verbena Officinale, una piccola pianta erbacea, molto diffusa che cresce spontanea. Tutti la conosciamo, ma è così comune che rischiamo di non notarla: cresce ai bordi dei sentieri, nei prati, addossata ai muri. 
il suo nome botanico è Verbena Officinalis in quanto è da sempre utilizzata nelle preparazioni erboristiche.  E? stata usata frequentemente anche per scopi rituali. Per gli antichi romani, i Verbenari erano gli ambasciatori che si recavano a trattare con i nemici in via diplomatica. Recavano rami di verbena e avevano intenzioni pacifiche. In caso contrario gli emissari avrebbero recato Cornus sanguinea, il sanguinello.
 
E? una pianta che definirei femminile, favorisce la lattazione ed è fra le piante indicate per rendere meno doloroso il travaglio. In generale le vengono riconosciute proprietà toniche ed è utile per alleviare gli stati ansiosi. Si trovano al suo riguardo anche indicazioni per i reumatismi e le ferite che faticano a cicatrizzare.
 
Le sue caratteristiche quindi corrispondono esattamente a quelle che Bach ricercava nelle piante
da cui intendeva trarre i rimedi floreali: cioè la innocuità e la crescita spontanea.
Come sempre, osserveremo il linguaggio che la pianta esprime e l?emozione che ci trasmette per comprendere quali ulteriori qualità hanno persuaso Bach di essere di fronte ad una pianta in grado di equilibrare uno stato emotivo e, soprattutto, vedremo come la pianta  possa raccontare le caratteristiche innate di una persona. Vervain, infatti, è uno dei Dodici Guaritori, cioè i fiori che secondo Bach corrispondono a precise tipologie animiche.
 
Quando Bach parla della persona che corrisponde a Vervain, descrive una persona saggia, una persona che nasce già con un bagaglio di esperienza che la possono rendere mediamente più consapevole di coloro che ha intorno. Questa persona può diventare un maestro, perché ne ha le qualità, ha alti ideali e un forte senso di giustizia ed è disposta a combattere per le proprie idee.  Ma quando vive le proprie qualità in modo poco equilibrato diviene vittima del suo eccesso di entusiasmo.
 
ENTUSIASMO è la caratteristica che, più di frequente, viene messa   in relazione a Vervain. Etimologicamente deriva dal greco, ?dio dentro, divinamente ispirato?. Parliamo quindi di passione, di grandi finalità e generosità. Ma tale passione  può essere così totalizzante da non consentire di tollerare, ma a volte addirittura di considerare, che le altre persone abbiano visioni differenti dalle nostre, diversi punti di vista, diversa percezione della realtà, e differenti modi per raggiungere i propri obiettivi.
 
Il suo entusiasmo  è così forte e pressante che non gli consente di percepire cosa sentano le persone intorno a lui, come fosse in una bolla. Gli sembra ovvio che tutti la pensino come lui e se non la pensano come lui lo faranno appena avrà loro spiegato le sue giustissime e sacrosante motivazioni!
Ma quali sono gli argomenti che suscitano tanto entusiasmo e tanto desiderio di convertire? Si tratta quasi sempre di cause di tipo sociale o umanitario- E sono giuste battaglie, quello che non funziona è che Vervain ha attraversato un processo che lo ha fatto aderire ad una causa, si è informato, ha letto, ha conosciuto e pensa che gli altri dovrebbero prendere per buona la sua elaborazione e seguirlo con la stessa spinta.
Quindi, il suo è una specie di egocentrismo sui generis, non agisce per il suo tornaconto, ma per assurdo è un egocentrico per generosità.
Inoltre, a volte, il suo senso di giustizia è strettamente legato alla sua personale visione della realtà. Tutti i fanatici pensano di essere nel giusto, ma sono andati talmente oltre nel perseguire la loro giustizia da aver perso da un pezzo l?obbiettività.
 
E che cosa trasforma un giusto ideale in un fanatismo totalizzante? La rigidit?. L?incapacità di smorzare i toni, di capire che esiste la mediazione, che la verità non esiste e che ciascuno ha diritto di pensare secondo il proprio sentire e di sentire secondo il proprio pensiero.
 
E quindi questo entusiasmo alla fine non ha più il calore del fuoco, diviene una passione fredda, moralista, si trasforma in sforzo. Vervain fa una gran fatica nel tentare di convincere, nella fretta di ottenere subito i risultati che si prefigge. Vorrebbe la materializzazione immediata del proprio ideale, e lavora instancabilmente non riconoscendo il limite delle proprie forze.
 
E quando queste lo abbandonano e non ce la fa più, può cadere in depressione. Si è sottoposto ad un ritmo che non può reggere. Si ammala. Oppure la realtà di tutti i giorni la richiama inevitabilmente ad altri doveri e abbandona completamente la battaglia.
 
Inoltre non comprende che una visione troppo rigida, un inflessibile perseguimento dell?ideale e lo sforzo continuo di convincimento non giovano alla causa sia in termini di proselitismo che in termini energetici.  
I fanatismi rovinano il mondo e travisano gli obiettivi.
 
Quindi, gli stessi obiettivi perseguiti diversamente rivelerebbero saggezza, meglio ancora, diffonderebbero saggezza perché non vi è nulla di più convincente del vedere una persona che  incarna nella propria vita  i principi  di ciò in cui crede.
 
Quindi la lezione da imparare è chiara: quiete, gentilezza, tolleranza. Il color malva chiaro di questo fiorellino  è lo stesso di Impatiens  e Water Violet e anche questi fiori c?è il richiamo alla gentilezza e alla compassione nei confronti del prossimo.
 
Ma passiamo all?osservazione della pianta.
E? una pianta perenne che cresce un po' ovunque sui terreni smossi. I suoi semi sono ruvidi e si attaccano facilmente agli animali o alle persone di passaggio oppure ai mezzi di trasporto. Per similitudine le persone Vervein sono socievoli, hanno bisogno degli altri per la realizzazione dei loro progetti. Inoltre Vervain è un viaggiatore, gli piace ricominciare da capo. E dove va, attecchisce. Le persone Vervain  se si trasferiscono, vengono presto riconosciute come persone che hanno qualcosa da dare alla nuova comunità, perché come dice Bach, hanno in sé le qualità per essere leader e maestri.
 
Essendo una pianta perenne, la radice è robusta e si accresce di anno in anno. C?è un legame col passato, con le vite precedenti. Sono persone che nascono già con un buon livello di evoluzione personale, l?esperienza passata ha lasciato tracce in loro, ecco perché possono aspirare a raggiungere la saggezza. Poi ci sono gli steli che sono sottili ma difficili da estirpare, restano attaccati alla pianta anche in inverno dopo essersi seccati e in questo modo rischiano di non permettere la crescita di nuovi steli l?anno successivo. Sono rigidi, duri, non si spezzano. Salgono diretti e si diramano in modo assolutamente geometrico. Questo indica una volontà precisa e direi, in questo caso, proprio una finalità chiara che si manifesta però con eccesso di fissità. Sugli steli vi sono molti nodi e da ogni nodo partono dei nuovi getti che restano piccoli, non si sviluppano. Ciò dimostrando che  c?è la capacità di autocontenere l?entusiasmo, che altrimenti rischierebbe di soffocare la pianta stessa se si esprimesse completamente.
Parliamo delle foglie: quelle alla base, le prime a spuntare, sono abbastanza grandi e di forma complessa, delimitano il terreno di appartenenza della pianta. Le successive sono molto più piccole e si semplificano progressivamente nella forma man mano che spuntano più in alto lungo lo stelo, come se tutto lo sforzo della pianta si concentrasse nella crescita rigida degli steli verso l?alto. Il modo in cui le foglie si dispongono lungo lo stelo, contribuisce all?immagine di rigidità: infatti spuntano ad angolo retto sui nodi.
 
E dopo tutto lo sforzo che ha guidato la crescita, eccoci arrivati al dunque: ecco i fiori, cioè la parte spirituale della pianta.  Il luogo dove avviene la riproduzione, cioè la trasformazione che prepara al futuro di nuove piante. I fiori sono parte di un?infiorescenza, sono piccolini, sbocciano lentamente e pochi per volta. La direzione dell?infiorescenza ingentilisce la rigidità degli steli, chiudendoli leggermente verso l?interno.



 Qui si manifesta la qualità: non c?è fretta, c?è semplicità, le cose si fanno una alla volta per non sovraccaricare. E? il contrario del tutto e subito: i fiorellini non sono mai tutti contemporaneamente aperti. Dopo tanto sforzo e tensione il risultato è questo fiorellino semplice e delicato che sembra dire: vedi che non era necessaria tutta questa fatica, tutta questa enfasi! Bastava maggior delicatezza per un risultato di questa semplicità. Sono sufficienti calma e gentilezza.
I semi poi, come si diceva, sono pelosetti, si attaccano facilmente e sono portati in giro.
 
Naturalmente tutta la tensione e lo sforzo di cui abbiamo parlato si può trasferire sul corpo di chi ha uno stato Vervain da equilibrare: ci possono essere tensioni muscolari o difficoltà ad addormentarsi.
Inoltre per similitudine il rimedio Vervain può dare giovamento nel dolore che si irradia e in tutti i disturbi che si possono considerare una manifestazioni esagerata. Ad esempio: improvvise eruzioni cutanee, vampate di calore della menopausa, un?improvvisa infiammazione. Anche le emorroidi e l?herpes zoster possono migliorare attraverso l?assunzione di questo rimedio.
 
Ma i doni più grandi che Vervain ci fa sono la quiete, la capacità di ispirarci ai nostri ideali con flessibilità, la possibilità di riconoscere il nostro limite fisico, lo sguardo benevolo per vedere gli altri e accettarne con gentilezza i punti di vista. In una parola: la saggezza.

Marina Piancastelli-Naturopata

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